martedì 22 luglio 2014

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Mio nipote è un bambino fantastico: sveglio, dalla insaziabile curiosità, passare del tempo con lui è per me sempre fonte di ispirazione. Il suo sguardo insolito sul mondo, che poi è lo sguardo insolito che i bambini riescono ancora ad avere, mi fa porre continui interrogativi. Proprio per questa sua intelligenza vivace ha bisogno di essere continuamente stimolato ma sia che gli si faccia fare le faccende domestiche, sia che lo si faccia combattere da solo con un bastone, lui è felice di farlo e di imparare cose nuove.


Certo, è un bambino piuttosto “fisico”. Potendo scegliere se arrampicarsi su un albero o leggere un libro, sappiamo già cosa sceglierebbe. Eppure, ieri pomeriggio è successa una cosa strana.
Abbiamo trascorso il pomeriggio insieme e mi è venuto in mente che in soffitta dovevo avere ancora qualche cosa che mi sono portata qui a Chiavari dalla libreria, compreso qualche libro per bambini che mi ero tenuta per regali vari dell’ultimo minuto. Cercavo qualcosa per intrattenerlo nel caso avessimo deciso di stare in casa. Gli ho chiesto di accompagnarmi. La parola soffitta è bastata ad alimentare la sua fantasia di luoghi bui e pieni di animali spaventosi… dopo qualche secondo era già davanti alla porta dell’ascensore ad aspettarmi. Di sopra, mentre io rovistavo fra i libri di fumetti e adesivi lui ha visto un dizionario, uno di quelli per bambini ma senza disegni (per chi volesse approfondire questi sono i riferimenti: R. Mari, Il mio primo dizionario MIOT, Giunti junior, €12.50). Lo avevo acquistato in promozione e poi, al momento di renderlo, mi era venuto in mente che glielo avrei potuto regalare, magari più avanti. Al che mio marito mi ha detto di renderlo subito. Un dizionario per Davide? Figuriamoci cosa se ne sarebbe fatto! E invece l’ho tenuto, ed ho fatto bene. Mi ha chiesto varie informazioni perché gli sembrava di averne visto qualcuno ma non era proprio certo di come funzionasse.


D: Zia, che cos’è un dizionario?
Io: E’ un libro che raccoglie tutte le parole che usiamo o leggiamo, spiegandone i significati. 
D: Per esempio?
Io: Per esempio. Se io ti dico che oggi il cielo è plumbeo tu sai che cosa significa?
D: No
Io: E allora se hai un dizionario, e tu ora ce l’hai, puoi cercare la parola “plumbeo” e vedere cosa significa
D: Bello. Significa grigio come il piombo
Io:Vedi, è divertente, no?
D: Sì. Ma questo libro chi l’ha scritto?
Io: Perché?
D: Perché qui c’è scritto che costa 12.50 e poveraccio quello che l’ha scritto deve averci messo molto tempo. Proprio un brutto lavoro scrivere dizionari!
Io: ^-^ !?!


Gli ho spiegato i fondamentali e da lì non se ne è più staccato. Lo abbiamo portato in giro con noi. Davanti ad un antiquario abbiamo visto in vetrina un samovar (un contenitore metallico tradizionalmente usato in  Russia e nei paesi slavi per scaldare l'acqua) e lui l’ha cercato. Abbiamo fatto un percorso di trekking per bambini sugli alberi, ed ha cercato il nome del percorso. E così via fino a sera… Verso la fine del pomeriggio giuro di averlo visto abbracciare il dizionario e dargli un bacio. Un bacio!!
(Da grande potrò ricattarlo?)



Le immagini di questo post vengono da everlytrue.tumblr.com

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