domenica 29 giugno 2014

I really need

In via Gorochovaja, in una di quelle grandi case, la cui popolazione sarebbe stata sufficiente per tutta una città di provincia, se ne stava di mattina a letto nel suo appartamento Ilja Iljič Oblomov. 
Era questi un uomo di trentadue-trentatré anni, di media statura, di aspetto piacevole, con occhi grigio-scuri, ma nei tratti del volto privo di qualsiasi idea determinata, di qualsiasi concentrazione. Il pensiero passeggiava come un libero uccello sul suo viso, svolazzava negli occhi, si posava sulle labbra semiaperte, si nascondeva nelle rughe della fronte, poi scompariva, e allora su tutto il volto si accendeva l'uniforme colore dell'indifferenza. Dal volto l'indifferenza passava alle pose di tutto il corpo, perfino alle pieghe della veste da camera. (Ivan Goncarov, Oblomov)


giovedì 26 giugno 2014

My own science fiction - Solaris

La comunicazione ha a che fare con l’inconscio, l’amore, il desiderio, il ricordo?  La comunicazione è una delle dimostrazioni dell’intelligenza umana. È anche il mezzo che consente di distinguere grossolanamente gli esseri inanimati da quelli animati e, fra questi ultimi, riconoscere quelli dotati di una intelligenza più complessa rispetto ad altri limitati ad una più elementare. 


Se in un futuro lontano fosse possibile riprodurre artificialmente il livello di complessità dell’intelligenza umana continuerebbe a risultare innaturale interloquire ad un buon livello con una sofisticatissima intelligenza artificiale a forma di frullatore? 

lunedì 23 giugno 2014

Shirley Jackson, Lizzie

Elizabeth è timida e riservata, Beth socievole, mentre Betsy è la “maschera crudele e deforme” che con volgarità e violenza vorrebbe distruggere il mondo che la circonda. Tutte insieme sono la stessa persona, una ragazza di 23 anni dall’Io diviso, orfana e cresciuta dalla zia che non si capacita di questi problemi. Un medico determinato, il dottor Wright, cerca di mettere ordine in questo disordine. Ma pagina dopo pagina anche la sua vita diventa infernale come quella della protagonista.

Shirley Jackson, Lizzie, Adelphi, pp.320, €19,00



sabato 21 giugno 2014

Libri fatti in casa

Non ho un lettore e-reader, non mi è venuto in mente di comprare un ebook. Non ho pregiudizi in merito e credo che ognuno debba essere libero di leggere sul supporto che desidera, così come ho sempre pensato che ognuno potesse scegliere di comprare un libro nella libreria preferita, quella che più gli somigliava, nel mio caso penso (anche senza provare) che il libro elettronico non faccia per me. Amo i libri in senso fisico, ho bisogno delle pagine di carta da sfogliare tra le dita, ho bisogno di possedere il libro e di metterlo nella libreria (e guardarlo e spostarlo e fotografarlo, anche), mi interessa il contenuto e mi interessa anche il contenitore che può essere prezioso e spesso lo è quando racchiude un volume antico. Quando poi il “contenitore” è uno di questi che vi mostro qui sotto, be’ direi che non c’è sfida.


http://edizionipulcinoelefante.tumblr.com/ 

Alberto Casiraghy inventa e realizza piccoli libri d'artista da molti anni. Pittore surreale e poetico, vicino a Munari e Topor, editore delle edizioni Pulcino Elefante, presenza particolare nel panorama editoriale italiano.
Nel tempo il catalogo si è arricchito di nomi prestigiosi (Allen Ginsberg, Bruno Munari, Alda Merini, Giorgio Manganelli, Nanda Pivano, Lawrence Ferlinghetti, Mario Luzi), oltre alle proposte di autori meno noti o esordienti, con l'attenzione rivolta sempre all'aspetto qualitativo dei lavori.

giovedì 19 giugno 2014

David Foenkinos, La delicatezza

Ho approfittato della pioggia e del calo delle temperature per stirare. Era talmente tanto tempo che non lo facevo (tanto per vantarmi della mia scarsa casalinghitudine) che sul fondo della montagna dei panni ho trovato anche un golfino di lana. Quando stiro di solito mi faccio fare compagnia da un film, ma non deve essere troppo impegnativo, qualcosa che posso seguire anche non guardandolo, qualcosa che non alimenti sensi di colpa per non averlo degnato delle dovute attenzioni e quindi solitamente una commedia romantica. Non mi vergogno a dire che le guardo, a volte. Cioè “a volte” non mi vergogno ma più spesso sì e infatti lo sanno solo gli amici (ed ora lo sanno tutti ma conto che fra qualche giorno lo dimenticheranno), e “a volte” anche nel senso che non mi capita spesso. Però questa settimana mi smentisce. Ieri al cinema abbiamo visto una commedia direi romantica, e due giorni fa ho letto un romanzo altrettanto romantico che non saprei bene come classificare ma direi piuttosto rosa. La commedia ed il film non mi hanno lasciato molto ma il romanzo sì, mi è piaciuto.

David Foenkinos, La delicatezza, E/O editore, pp.176, €9,00 (edizione tascabile)

lunedì 16 giugno 2014

casella postale - ispirazione floreale

Il mio terrazzo è tutto fiorito e le piante aromatiche stanno crescendo, mentre cerco delle ricette in cui impiegarle rispondo volentieri a questa mail


ciao Isabella, mi ricordo che in libreria in questo periodo avevi dei libri sulla storia di fiori e piante. Mi ricorderesti alcuni titoli? Mi servirebbero per un regalo ad un giardiniere appassionato, grazie 

venerdì 13 giugno 2014

Tutta la solitudine che meritate - Viaggio in Islanda

Decollando da Malpensa abbiamo visto la fila infinita dei TIR sulla A4 – un’ora prima anche noi ci eravamo in mezzo. Poi c’è il breve intervallo delle Alpi, i villaggi sparpagliati sui crinali come mucchietti di sassi sulla sabbia, poi la Francia, la Gran Bretagna. Guardando da così in alto ci si aspetterebbero grandi spazi liberi, la rarefazione degli esseri umani, invece è il contrario: ci si rende conto di come la solitudine sia ormai un’esperienza inconsueta, quasi impossibile, per il medio abitante dell’Europa. Riuscite a ricordare un giorno della vostra vita recente in cui non avete visto nessuno?

Claudio Giunta, Giovanna Silva, Tutta la solitudine che meritate. Viaggio in Islanda,
Quodlibet, euro 19.00, pp.184
La costa dell’Islanda appare al finestrino una mezz’ora prima dell’atterraggio, l’aereo la segue per un tratto da est a ovest – perché l’Islanda è sì a nord ma è soprattutto a ovest, la Groenlandia è lì a un passo, il Canada non è lontano – e per una ventina di minuti quello che si vede è solo terra scura, montagne coperte di ghiaccio e il pennacchio di qualche geyser, che potrebbero anche essere soltanto nuvole basse. Le case cominciano più tardi. Ciò che si vede è ciò che si vedeva diecimila anni fa, ed è anche un annuncio di quella che, uscendo da Reykjavík, è la parte più memorabile di ogni esperienza islandese: ci si trova spesso da soli.

martedì 10 giugno 2014

Casalinghitudine, ovvero la cera autolucidante

Seguo le istruzioni alla lettera, non voglio posso sbagliare. Preparo tutto l’occorrente. Bagno lo straccio, lo passo nel senso del legno. Wow! Bello! Si cancellano tutte le righe delle scarpe da ginnastica del marito, il pavimento sembra nuovo. Le mani, con tutta la cera secca sopra, meno, ma confido che in qualche modo si possa togliere (olio post ceretta, acetone, sgrassatore? decorticazione? chi mai guarderà le mani con un pavimento che brilla?). Inoltre ho fatto anche un po’ di ginnastica e che profumo che lascia... Bene! Molto soddisfatta! Perché non l’ho mai passata prima?
Ecco, ora mi siedo sul divano a godermi il meritato riposo.


Marito: Amore, c’è qualcosa di strano sul pavimento.
Io: Come qualcosa di strano? Ho passato la cera, anzi stai attento a non scivolare che il gatto si è già spalmato contro la porta del bagno.
Marito: Forse dovevi passare anche sotto il tavolo da pranzo!? E vicino al tappeto c’è una striscia bianca, forse si è spostato e si vede dove non hai passato?
Io: ???
Marito: Perché il pavimento ora è di due colori diversi!?
Io: 
Marito: Però è bello anche così.

sabato 7 giugno 2014

Annie Ernaux, Il posto

È un po’ di tempo che questo libro staziona sulla mia libreria. Stavo cercando l’occasione di lettura, essendo di un centinaio di pagine immaginavo un viaggio in treno ma è un po’ di tempo che non faccio viaggi e quindi lì è rimasto da qualche mese. Quando due sere fa ho incominciato a leggerlo però, non l’ho potuto riporre sino alla parola fine. Merito dell’autrice, della storia, soprattutto del suo stile: elegante, preciso, discreto. 

Annie Ernaux, Il posto, L’orma editore, euro 10, pp. 120
Il romanzo si apre con la morte del padre, di cui l’autrice, e figlia, racconta la storia: da contadino e poi operaio che era, a piccolo borghese che non sarà mai, malgrado la gestione di un bar-drogheria.

lunedì 2 giugno 2014

caffè?

Momento nostalgia - Nella mia vita precedente da libraia, ogni mattina alle 11 mi concedevo questo piccolo piacere. Il piacere aumentava se condiviso con amici e clienti!

il bar I Giardini, accanto alla mia ex libreria,
qui ogni mattina facevo colazione
 e più volte al giorno la "pausa caffè"
il barista prepara i caffè macchiati
in viaggio verso la libreria, il "portatore di caffè"
di cui vedete la mano è Sandro, che è anche il fotografo
ideatore di questa sequenza di fotografie
ecco la porta d'ingresso!
siamo arrivati, visto che bella libreria?