mercoledì 6 agosto 2014

ritratti al femminile

Innumerevoli, e chi frequenta le librerie lo sa bene, sono ogni mese le novità editoriali: tantissimi nuovi titoli, troppi direbbero alcuni. Ma da questo intrico di novità emergono sempre dei fili conduttori, dei percorsi che si delineano prima debolmente, poi in modo via via sempre più chiaro ed evidente. Così è stato, ad esempio, per la letteratura sulla figura del padre, a cui sarebbe davvero bello dedicare un post a parte.
Nel post di oggi voglio concentrarmi sulla figura della donna: ecco dunque cinque proposte, molto diverse tra loro ma, forse, non così tanto distanti...


domenica 3 agosto 2014

Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto. Io sono orgoglioso di quelle che ho letto. J.L. Borges

Da piccola non ero una di quelle bambine solitarie e occhialute sempre con un libro aperto in mano, non passavo le serate a leggere con la pila sotto il piumone fino a tarda ora, e tra le mie passioni avrei messo piuttosto bicicletta e gelati. Ricordo però che quando un libro mi attraeva non lo lasciavo più e nasceva in me una specie di ostinata volontà di sapere tutto su quel libro, sull’autore e sui suoi personaggi e poi, con altrettanta risolutezza pretendevo di condividere le mie appassionanti scoperte con gli altri bambini, e con i miei o i loro genitori. Volevo, e dovevo, leggere ad alta voce, possibilmente con un pubblico (che spesso era mia mamma mentre preparava la cena) così da poter commentare a margine della lettura e ovviamente chiedere ciò che non mi era chiaro. Considerando che per lungo tempo il mio racconto preferito è stato “gobbolino il gatto della strega”, immaginate il livello intellettuale della discussione! Leggendo ad alta voce assaporavo le reazioni di chi mi prestava attenzione e pregustavo quella o quell’altra reazione corrispondente a determinati punti del racconto. La lettura per me non è mai stato un guscio dorato nel quale rinchiudersi ma un mondo di personaggi e storie con cui confrontarsi. Un viaggio in compagnia verso luoghi sconosciuti, un viaggio in cui ripensarsi ed affrontare paure, ansie, gioie inedite. Esperienze che mai ci sarebbero potute capitare nella vita “reale”. E per questo viaggio, niente valigie. Venite con me?


Buone vacanze a tutti voi e buone letture, 
grazie per la vostra compagnia 
ed arrivederci a settembre.