giovedì 26 giugno 2014

My own science fiction - Solaris

La comunicazione ha a che fare con l’inconscio, l’amore, il desiderio, il ricordo?  La comunicazione è una delle dimostrazioni dell’intelligenza umana. È anche il mezzo che consente di distinguere grossolanamente gli esseri inanimati da quelli animati e, fra questi ultimi, riconoscere quelli dotati di una intelligenza più complessa rispetto ad altri limitati ad una più elementare. 


Se in un futuro lontano fosse possibile riprodurre artificialmente il livello di complessità dell’intelligenza umana continuerebbe a risultare innaturale interloquire ad un buon livello con una sofisticatissima intelligenza artificiale a forma di frullatore? 

Il pianeta Solaris è un mistero, affascinante e inquietante. Non si è ancora compresa la sua natura, né se sia abitato da creature intelligenti o se esso stesso sia un grande essere vivente. Modella sulla sua superficie plasmatica e fluttuante enormi strutture di forme incomprensibili e nonostante l’osservazione e gli studi specialistici, protrattisi per lungo tempo, sembra impossibile stabilire una comunicazione con lui o con chi possa abitarlo. 

Lo psicologo Kris Kelvin viene inviato in missione per verificare gli eventi inspiegabili avvenuti sulla stazione spaziale che, orbitante intorno a Solaris, ospita una equipe di ricercatori. Dialogando a turno con gli occupanti della stazione, Kelvin ne percepisce lo stato emotivo anomalo e in un primo tempo reagisce con stupore e sospetto alle loro risposte. Quando scopre l’esistenza di presenze antropomorfe, apparentemente materializzate dal nulla ma in qualche modo note ai ricercatori, si rende conto che il fenomeno potrebbe essere riconducibile a Solaris rappresentando un tentativo di dialogo. Progressivamente però la realtà che lo circonda inizia a coinvolgerlo sino ad assorbirlo come un sogno imprigionandolo in un doloroso viaggio interiore. 

Stanislaw Lem è stato un illustre autore polacco, senza alcun dubbio classificabile fra quelli che hanno reso grande la fantascienza. Scrisse "Solaris" nel 1961 e in Italia venne pubblicato per la prima vota nel 1973 (prima edizione italiana: collana SF Narrativa d'Anticipazione n. 1, Editrice Nord, 1973. Edizione in commercio: Sellerio Editore Palermo, 2013, Euro 14,00).


Esistono almeno due trasposizione cinematografiche, con titolo omonimo, una sovietica nel 1972 per la regia di Andrej Tarkovskij e una statunitense diretta da Steven Soderbergh nel 2002. Consiglio la versione di Soderbergh, che pare sia stata preferita da Lem stesso (e questa motivazione sarebbe già esaustiva!) anche se con qualche critica. Infatti non può definirsi perfettamente rispondente al libro e alcune tematiche sono assenti o marginalizzate. A mio parere ne riproduce le atmosfere in modo credibile, anche grazie all’ottima fotografia; il pianeta Solaris appare vivo e misterioso e George Clooney interpreta il ruolo di Kris Kelvin in modo convincente.

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