Una gatta per la precisione, si chiama Bloomy (è proprio quella della foto qui sopra). Pancia tonda, morbida e zuccherina fa davvero poco onore al nome che porta, che in effetti è Bloomsbury, come il circolo letterario e l’omonimo quartiere londinese (per inciso, è il circolo che prese nome dal quartiere) dove hanno sede molte facoltà universitarie, il British Museum e tante polverose librerie antiquarie.
Il marito la voleva chiamare Virginia, come la Woolf, autrice che piace molto ad entrambi, ma essendosi tolta la vita ancor giovane annegando in un fiume non mi sembrava benaugurale. Così abbiamo optato per il nome del circolo di cui fece parte, insieme ad economisti, artisti, intellettuali.
Bloomy (anche detta ciccia o
patatona dalla sottoscritta, nomi che le si addirebbero maggiormente) è molto
poco “letteraria”, non ha l’aria pensosa, non sta in disparte come la maggior
parte dei gatti a riflettere su chissà cosa, non dorme sulle pile di libri
abbandonate in casa, non guarda con aria malinconica fuori dalla finestra, non
mi fa neppure compagnia mentre scrivo. La cosa che la impegna di più è
assicurarsi che la mattina non dormiamo troppo, avere la ciotola dei crocchini
sempre piena e trovare l’attimo giusto per infilarsi tra me e la porta quando
esco di casa, in modo da farmi perdere quei cinque, dieci minuti su e giù per
le scale rincorrendola e cercando di ributtarla dentro.
Tutta questa premessa per
parlarvi di romanzi sui gatti? Certo! La letteratura ne è piena. Gli scrittori
sembrano amare i gatti, ricordo con precisione fotografie che ritraggono
Kerouac, Hemingway, Twain in compagnia dei loro compagni felini, e se la
maggior parte dei romanzi con in copertina un gatto è costituita da romanzetti
sentimentali e banali, altri possono essere una scoperta.
Siete amanti dei gatti e volete
leggere di gatti?, ecco qui la mia top list. Divertitevi!
Il primo consiglio, forse il più
datato che mi viene in mente, è il racconto di Edgar Allan Poe, Gatto nero, nelle edizioni della
Meridiana lo trovate insieme ad altri due racconti (Il pozzo e il pendolo, La
sepoltura prematura) magnificamente illustrati dal disegnatore argentino
Luis Scafati, €13,00; ci sono comunque molte raccolte dei racconti di Poe che includono
Gatto nero. Non è per tutti, se
cercate descrizioni di dolci pelosetti a quattro zampe non leggetelo o
rimarrete sconvolti. Qui il gatto non è solo un gatto e l’orrore è mescolato
alla quotidianità.
Lettura più lieve e decisamente
divertente (che consiglio anche a giovani lettori diciamo dai 10 in su) Il prodigioso Maurice e i suoi geniali
roditori, di Terry Pratchett, collana Oscar Mondadori €9,00: un’originale
riscrittura della favola del pifferaio magico, solo che qui Maurice, astuto
gatto di strada (e parlante), che ha elaborato un sistema infallibile per fare
soldi, dovrà superare qualche “imprevisto”.
Se vi piacciono i libri sotto forma di diario, vi consiglio quello del premio nobel Doris Lessing, Gatti molto speciali, Feltrinelli €8,00, in cui l’autrice racconta il suo speciale rapporto con i gatti. Nella vita della Lessing, che ha vissuto in Iran, Zimbabwe e infine in Inghilterra, i gatti hanno sempre avuto un ruolo molto importante. Ci ha convissuto, ha imparato presto a conoscerli. Di molti dei gatti conosciuti descrive carattere, temperamento, gusti e, con la stessa lucidità con cui ha analizzato se stessa e la società umana nei suoi libri, qui ha saputo guardare al mondo felino, alle qualità che lo fanno insieme simile e dissimile al nostro. In un libro che svela l'autentico, complicato, particolare, impenetrabile, linguaggio dei gatti.
Ci spostiamo poi nella campagna
inglese con i racconti del veterinario James Herriott alle prese con felini e
umani, Storie di gatti, Bur €7,90, è
quasi un classico, ben scritto, divertente ed a tratti commovente, ottimo anche
da regalare.
Dedicato ai bambini Jill Tomlinson, La gattina che voleva tornare a casa, Feltrinelli kids €9.00
(consigliato per la lettura in solitaria dalla terza elementare ma adatto anche
ad essere letto a bambini dai 4 anni), racconta di Suzy, una gattina tigrata
che mentre sta cacciando farfalle entra nella cesta di una mongolfiera che la
porterà in un paese straniero e dovrà inventarsi un modo per tornare a casa.
Cosa manca? Il punto di vista del
gatto? Eccolo: Soseki Natsume, Io sono un
gatto, Neri pozza €18 (anche tascabile Beat editore). Ambientato nel Giappone
del secolo scorso, l’io narrante è appunto un gatto che rivolge il suo sguardo
ironico sulle contraddizioni umane.
E voi? Cosa mi consigliate? Aspetto i vostri suggerimenti?
Nessun commento:
Posta un commento